Il concetto medico di capacità di intendere e di volere si discosta da quello prettamente Giuridico. La Corte di cassazione precisa le differenze tra le due interpretazioni e la necessità di una perizia anche a fronte del Giudice peritum peritorum.
Pubblichiamo qui la puntata odierna di “Storie Italiane” mandata in onda questa mattina 16.11.2022 su Rai uno.
Dal minuto 59 va in onda l’intervista dell’Avv. Giuseppe de Lalla e della sua collaboratrice l’Avv. Chiara Morona in relazione al caso del giovane Paolo (un nome di fantasia) i cui genitori erano costretti a denunciare alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni per garantirgli – dopo numerosissimi tentativi di assistenza psichiatrica sul territorio non andati a buon fine – un percorso di sostegno e cura in quanto malato psichiatrico.
Denuncia che comporterà l’avvio di un procedimento amministrativo all’esito del quale il Giudice competente emetterà un decreto di immediato collocamento di Paolo presso una struttura individuata dai servizi Sociali competenti in collaborazione con l’UONPIA di riferimento.
Abbiamo già trattato la dolorosa vicenda di Paolo e della sua famiglia sia sul sito dello Studio Legale Giuseppe de Lalla (https://www.studiolegaledelalla.it/denuncia-minorenne…/) sia in altri post pubblicati in questi ultimi giorni sulla pagina Faceebook dello Studio (https://www.facebook.com/StudioLegaleDeLalla).
Nell’intervista a “Storie Italiane” (nel corso della quale anche la madre di Paolo ricostruisce gli aspetti personali più dolorosi della storia del figlio) l’Avv. de Lalla illustra l’iter giudiziario che permetteva, dopo mesi di solleciti ed interventi, di collocare Paolo in una struttura adeguata reperita, peraltro, dalla di lui madre dopo che in una precedente comunità scelta dalla rete di riferimento sul territorio Paolo era stato vittima di episodi di bullismo, derubato, denunciato dalla Direttrice, sottoposto ad un TSO ed espulso con conseguente RI-collocazione in famiglia (il tutto dopo appena un mese di soggiorno nella predetta prima comunità ove inspiegabilmente il giovane malato poteva fuggire con estrema facilità,. disponeva del cellulare e riceveva un pacco – evidentemente non controllato – con all’interno della sostanza stupefacente).
In tale contesto, appare quanto mai singolare che la Procura presso il tribunale per i Minorenni abbia avanzato istanza – tutt’ora in fase decisoria per l’emissione del provvedimento definitivo – per l’applicazione ai genitori del giovane della limitazione della responsabilità genitoriale in riferimento alle scelte educative e di cura di Paolo.
Il tema è attualissimo (in particolar modo a seguito della pandemia) e colpisce sempre più di frequente gli adolescenti (essendo quella sovente l’età di esordio del disturbo psichiatrico) e le loro famiglie che per la mancanza endemica di strutture e personale (ed a volte anche per l’impreparazione e l’approssimazione di coloro che sono deputati ad assistere questi giovani problematici e sfortunati) sono costrette a far fronte 24 ore su 24, 365 giorni l’anno all’emergenza della malattia del proprio congiunto.
Al seguente link è disponibile la puntata integrale: https://www.raiplay.it/video/2022/11/Storie-italiane—Puntata-del-16112022-ab6c5e05-be8f-4405-89f2-ff0c9911c18e.html