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Purtroppo continuano ad aumentare i suicidi in carcere.
Ad oggi sono 77 le persone che hanno deciso di porre fine alla loro vita “dietro le sbarre”.
Di tutti gli ultimi casi abbiamo parlato nella pagina Facebook dello Studio legale de Lalla (https://www.facebook.com/StudioLegaleDeLalla).

Uno in un carcere nei pressi di Avellino ed uno in quello di Lecce (dove già si erano verificate altre tragedie del genere).
Quando ancora manca oltre un mese e mezzo alla fine dell’anno, è già stato superato il terribile primato del 2009 quando i morti furono 72.
L’articolo pubblicato sul quotidiano “Avvenire” è davvero interessantissimo.
Oltre a riportare dati numerici preoccupanti ma aggiornatissimi e precisi tipici del fenomeno carceri (ad esempio i quasi seimila detenuti in più rispetto alla capienza degli istituti), menziona il parere del Garante per le persone private della libertà e del Segretario Generale del Sindacato della polizia penitenziaria autorità che, sicuramente, ha più di tutti il polso della situazione dei detenuti (oltre che dei lavoratori in divisa all’interno degli istituti di detenzione).
Sono indicati come soggetti a rischio suicidio soprattutto gli stranieri, i portatori di disabilità psichiatriche, coloro che per la prima volta fanno ingresso in carcere e coloro che si macchiano di reati bagatellari come piccoli furti.
Una situazione davvero preoccupante, un fenomeno che deve diventare sociale affinché si cerchi di porre un freno ad una terribile escalation.
L’ articolo merita di essere letto poiché tratteggia in modo equilibrato, aggiornato e senza falsi buonismi un tema preoccupante che in una società civile non può e non deve essere liquidato con “se la dono cercata…peggio per loro”.

https://www.avvenire.it/amp/attualita/pagine/quel-male-oscuro-dei-detenuti-fermate-i-suicidi-in-cella?fbclid=IwAR0RehDsgOgC0vHojP-ARd4GRRNNvYeNVz_M-62FPmix5x21cjCcCgbZtPA

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