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Il sito dello STUDIO LEGALE DE LALLA è un sito di natura divulgativa su temi ed argomenti giuridici di attualità con un taglio eminentemente pratico e si rivolge sia agli addetti ai lavori sia a quegli utenti che desiderano approfondire certi argomenti che riguardano in ogni caso il mondo della amministrazione della Giustizia.

In queste pagine (che ci impegniamo ad aggiornare ed arricchire con regolarità), raramente sono pubblicati commenti del sottoscritto (scrivo quale titolare dello Studio) volendo essere il presente una piccola “guida pratica” per coloro che si occupano di diritto ed anche per le persone che anche loro malgrado devono destreggiarsi tra istituti e leggi in materia penale.

Per questo motivo è in via del tutto eccezionale che mi permetto di utilizzare questo spazio virtuale (a dire il vero piuttosto seguito, e non finiremo mai di ringraziare chi “ci clicca”) per segnalare anche personalmente e promuovere il REFERENDUM popolare che si terrà su tutto il territorio nazionale il prossimo 12 giugno.

A mio parere l’evento è stato sottovalutato e vi è stata una insufficiente campagna di informazioni rivolta ai cittadini.

Si tratta di una IMPORTANTISSIMA OCCASIONE DI ESPRESSIONE DELLA VOLONTA’ POPLARE IN UN CAMPO – QUELLA DELLA GIUSTIZIA – CHE DA TROPPO TEMPO ATTENDE UN INTERVENTO ORGANICO E CHE, SOPRATTUTTO, RIGUARDA DA VICINO OGNI CITTADINO.

E’ DEL TUTTO FUORI LUOGO, SUPERIFICIALE ED IRRESPOSNABILE, A MIO PARERE, COME HO SENTITO DIRE DA UNA COMICA (APPUNTO……) CHE SAREBBE MEGLIO ANDARE AL MARE ANZICHE’ VOTARE (e rabbrividisco pensando che la comica lavora e va in onda sulla RAI profumatamente pagata da tutti noi….) poiché i temi sui quali siamo chiamati ad esprimerci sono estremamente attuali e direttamente incidenti sull’amministrazione quotidiana della Giustizia.

I 5 quesiti sono noti e devo dire che navigando in rete si trovano anche diverse informazioni anche se non tutte chiarissime.

Referendum n. 1: scheda di colore rosso

Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;

Referendum n. 2: scheda di colore arancione

Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;

Referendum n. 3: scheda di colore giallo

Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati;

Referendum n. 4 : scheda di colore grigio

Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;

Referendum n. 5: scheda di colore verde

Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

Questa sede (il sito dello Studio legale fondato dal sottoscritto nel 2003) non è, come detto, quella adatta ed opportuna per una disamina delle ragioni del SI e de NO.

Non posso tuttavia esimermi – dato atto della mia professione e dell’impatto che sulla stessa avrebbero le modifiche di Legge proposte – dal menzionare l’occasione che ci si presenta il 12 giugno come FONDAMENTALE per cominciare il lungo cammino di una REALE riforma della Giustizia in primis CON LA NECESSARIA E BASILARE SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DI GIUDICI E PM CHE PASSA ANCHE – MA NON SOLO – PER L’IMPOSSIBILITA’ PER I MAGISTRATI DI POTER MUTARE LA PROPRIA VESTE DA GIUDICE INQUIRENTE A GIUDICANTE E VICEVERSA (oggetto del quesito n. 3 del referendum).

La nostra Costituzione prevede un Giudice TERZO al cospetto di due parti (PM e DIFESA) aventi pari dignità processuale. Il principio è ancora oggi una vera chimera – non solo per lo STRA-potere del PM rispetto alla Difesa in sede di indagini preliminari – ma anche in fase di merito poiché Giudici e PM sono ancora avvinti da un legame professionale troppo stretto che si traduce spesso in una lesione dei diritti dell’accusato.

Come spesso è abusata l’applicazione della custodia cautelare in carcere anche quando non vi sono concreti indicatori del pericolo reale di reiterazione del reato (quesito n. 2) e come è assolutamente necessario che anche gli avvocati possano valutare l’operato dei Giudici come prevede il quesito n. 4 (siamo uno dei paesi con la più alta spesa per gli indennizzi per ingiusta detenzione…..).

Bisogna andare a votare. E bisogna votare per rinnovare questo sistema composto da moltissime persone che ci credono e che si dedicano quotidianamente a questo mondo (Avvocati, Giudici, Cancellieri, Forze di Polizia etc.) sperando che sia solo il primo passo.

E questo rimanendo fermi (e quindi votando NO) sulla necessità dello sbarramento per coloro che hanno subito una condanna definitiva per un delitto non colposo (quesito n. 1 ).

Personalmente voterò NO al primo quesito e SI a tutti gli altri.

Grazie del tempo che mi avete dedicato fino a qui e BUON VOTO A TUTTI.

Avv. Giuseppe Maria de Lalla

Patrocinante in Cassazione, Specializzato in Criminologia Clinica applicata e nell’Analisi della scena del Crimine, con Master in Psicologia Forense Investigativa e Criminale.

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